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Previdenza e TFR

TFR


19 febbraio 2013 - Fondo pensione "Perseo"... non facciamoci ingannare!


Beppe Scienza, 1° gennaio 2010: TFR, il vero imbroglio

Fondi pensione: nel 2008 in fumo buona parte del TFR versato

Come sta ESPERO?

Tre milioni di italiani in carcere
a cura di Beppe Scienza.

FONDI PENSIONE: A UN ANNO DALLA RIFORMA IL BILANCIO E' PESANTEMENTE NEGATIVO

TFR ai fondi pensione: i dati della Covip confermano che è fallita l'operazione di trasferire il TFR ai fondi pensione e l'obiettivo di sostituire con i fondi privati la previdenza pubblica.

LEGGI



TFR ai fondi pensione: no grazie!


Sono stati firmati dai Ministri del Lavoro e della Previdenza Sociale e dell'Economia e Finanze i decreti che attuano le disposizioni previste dalla Finanziaria 2007 in materia di conferimento del TFR e di Previdenza complementare. Nel decreto ex art. 1, comma 765 legge 269/06 sono contenuti i moduli che i lavoratori devono compilare per esercitare la loro scelta.
Dopo la norma capestro del silenzio - assenso, a distanza di un mese, il governo sceglie di pubblicare i moduli "ufficiali" per la destinazione del TFR rendendo inutili le istanze di rigetto già prodotte dai lavoratori e creando ulteriore confusione.
Pertanto, chi aveva già utilizzato i moduli messi a punto dalle imprese dovrà confermare la scelta anche con i nuovi moduli.

PENSIONI


22 dicembre 2011: la truffa dei tagli alle pensioni
Documento prodotto dalla CUB di Udine.

Pensioni: da gennaio 2010 diventano ancora più leggere e anche più lontane, in vigore i nuovi coefficienti


Nota INPDAP - 8 gennaio 2008

Nuove disposizioni in materia pensionistica in vigore dal 1° gennaio 2008.


COMPARTO SCUOLA - Tabelle dei nuovi requisiti per le pensioni di anzianità


NUOVI REQUISITI PER IL PENSIONAMENTO

L'approvazione definitiva del disegno di legge di attuazione del Protocollo del 23 luglio 2007 su previdenza, lavoro e competitività comporta tra l'altro, a decorrere dal 1° gennaio 2008, una modifica delle disposizioni in materia di quiescenza che sarebbero dovute entrare in vigore ai sensi della legge 243/2004.
Come è facilmente verificabile, a qualche limitata concessione a breve seguirà un secco peggioramento della nostra condizione dal punto di vista previdenziale.
In particolare, la nuova legge 24 dicembre 2007 n. 247, pubblicata sulla G.U. del 29 dicembre 2007, dispone, per quanto riguarda i lavoratori dipendenti, quanto segue:

  • l'accesso al trattamento pensionistico di anzianità si consegue - fermo restando il requisito di anzianità contributiva non inferiore a 35 anni - al raggiungimento, per il periodo dal 1° gennaio 2008 al 30 giugno 2009, dell'età anagrafica di 58 anni;
  • dal 1° luglio 2009 in poi la somma dell'età anagrafica e di quella contributiva dovrà coincidere con le "quote" indicate nella tabella B allegata alla legge. Ciò comporterà un innalzamento dell'età anagrafica e dell'anzianità contributiva necessarie per maturare il diritto alla pensione;
  • dal 1° luglio 2009 a tutto il 2010 la quota dovrà essere pari a 95: l'età anagrafica dovrà essere di almeno 59 anni e quella contributiva di 36 anni. Si potrà ovviamente cessare l'attività lavorativa anche con la combinazione 60 - 35;
  • dal 1° gennaio 2011 a tutto il 2012 la quota salirà a 96; l'età anagrafica necessaria dovrà essere di almeno 60 anni, con un'anzianità contributiva di 36 anni; si potrà andare in pensione anche con l'anzianità contributiva di 35 anni, ma in tal caso l'età anagrafica dovrà essere pari a 61 anni;
  • dal 2013 la quota salirà a 97 e quindi le combinazioni possibili saranno: contributi 35 - età 62; contributi 36 - età 61. Quest'ultima sarà comunque l'età minima richiesta dal 1° gennaio 2013 per maturare il diritto alla pensione: non sarà possibile, quindi, cessare con la somma 37 - 60;

Resta ferma la possibilità di cessare l'attività lavorativa con diritto alla pensione alla maturazione di 40 anni di anzianità contributiva, prescindendo dall'età.
Per il personale della scuola è confermata la decorrenza del trattamento di quiescenza dall'inizio dell'anno scolastico qualora, entro il 31 dicembre dell'anno solare, siano maturati i requisiti di legge. Per il 2009 si terrà conto, a questi fini, dei requisiti richiesti per il primo semestre (58 anni di età e 35 di anzianità contributiva).
E' confermata la norma di salvaguardia per coloro che hanno maturato entro il 31 dicembre 2007 i requisiti per la pensione di anzianità previsti dal precedente ordinamento.

Gli scalini, le nuove regole, le finestre 2008


Ha vinto la linea di banchieri, confindustria e governo, hanno perso lavoratori, precari e pensionati.

La contrarietà della Cub ai contenuti del protocollo è motivata da forti ragioni di merito e di metodo.

Cub rilancia una forte campagna di mobilitazione e di lotta per respingere i contenuti del protocollo e conquistare la ridistribuzione del reddito a favore dei ceti popolari e dire basta alle politiche antisociali dei banchieri e del governo.

Cub ha comunicato alla presidenza del Consiglio dei Ministri che non sottoscriverà il protocollo su previdenza, lavoro e competitività per la:
  1. totale contrarietà alla parte previdenziale in quanto viene aumentata l'età pensionabile arrivando a peggiorare la Maroni,

  2. vera e propria presa in giro per i lavoratori che svolgono attività gravose o usuranti in quanto è previsto un intervento che riguarda solo 5.000 lavoratori sui milioni che svolgono tali attività,

  3. riduzione dei coefficienti per il calcolo della pensione che penalizzeranno i futuri pensionati a partire da chi inizia oggi il lavoro,

  4. elemosina sulle pensioni basse (il 15% degli attuali pensionati) che sarà rimangiata in breve tempo dall'aumento dei prezzi.

La parte del protocollo che riguarda gli ammortizzatori sociali è totalmente ininfluente rispetto all'esigenza di contrastare il lavoro precario e all'esigenza di interventi a sostegno del reddito.
In compenso vengono fatti ulteriori regali a Confindustria detassando gli straordinari che costeranno meno del lavoro normale, rendendo gli straordinari meno costosi dell'assunzione di nuovi lavoratori e aumentando la quota di salario esentato dal versamento dei contributi previdenziali con un impatto negativo sui conti dell'Inps.
Rispetto al metodo seguito nella discussione, Cub denuncia la propria esclusione dal percorso negoziale monopolizzato da Confindustria e cgil-cisl-uil con queste ultime organizzazioni che nei fatti hanno avallato in modo notarile le posizioni del governo.
Questo in presenza di contributi scritti presentati puntualmente dalla Cub sui vari argomenti in discussione.
Pare che cgil-cisl-uil intendano in qualche modo consultare i lavoratori e i pensionati aggiungendo al danno la beffa.
L'unica questione che lavoratori e pensionati devono affrontare riguarda se continuare a considerare queste organizzazioni utili per una loro tutela o prendere atto della sostanziale inutilità per la tutela dei propri diritti.

La Cub propone ai lavoratori, ai pensionati, delegati la continuazione di una forte campagna di mobilitazione e di lotta per respingere i contenuti del protocollo e conquistare la ridistribuzione del reddito a favore dei ceti popolari e dire basta alle politiche antisociali dei banchieri e del governo.

24 luglio 2007

Leggi il testo del Protocollo

Pensioni: ha vinto la linea dei banchieri, di confindustria e governo, hanno perso lavoratori e pensionati
L'ipotesi di accordo aumenta l'età pensionabile con lo stesso risultato previsto dalla legge Maroni.

Testo dell'accordo sulle pensioni firmato il 20 luglio 2007

Origine ed evoluzione del sistema previdenziale dal 1898 ai giorni nostri

Beppe Scienza: Il risparmio tradito

I danni causati da fondi, gestioni e previdenza integrativa e le vie di fuga dal risparmio gestito (analisi, approfondimenti, segnalazioni, ecc.).
Leggi

Siti utili

Riforma della Previdenza complementare
Per la Pensione Pubblica
L'espresso - Scandalo pensioni "Onorevole si dia un taglio"